Ritrovato il cadavere di Sarah Scazzi. Fermato per omicidio volontario lo zio
La 15enne strangolata nel garage di Michele Misseri, che ha occultato il cadavere
AVETRANA, (TARANTO).-Il corpo di Sara Scazzi e' stato recuperato dal luogo dove e' stata trovata, nel podere di proprieta' dello zio, e portato via con un carro funebre. Sul posto decine di persone in lacrime al passaggio del carro con la bara.
Il procuratore di Taranto, Franco Sebastio ha spiegato che Michele Misseri, lo zio di Sara, ''ha confermato di aver ucciso la povera fanciulla e ha indicato il posto dove il cadavere era stato da lui nascosto; ci ha portati sul posto e, quindi, ci ha consentito di fare i dovuti accertamenti''.
Il luogo in cui e' stato trovato il corpo ''non e' un pozzo, e' una sorta di covo interrato all'interno del suolo con un foro d'ingresso di poche decine di centimetri coperti da rami, foglie e pietre, quindi era praticamente impossibile accertarne l'esistenza, addirittura probabilmente passandoci sopra''.
''Il buco - ha aggiunto - e' stato scoperchiato ed e' stata accertata la presenza di un cadavere'' di sesso femminile ''con i capelli biondi'' che sara' compiutamente identificato ''anche attraverso l'esame del Dna''.
L'interrogatorio in cui lo zio di Sara, ha confessato di aver assassinato la nipote Sara Scazzi ''e' stato secretato''. Lo ha detto il procuratore di Taranto, che non ha voluto fornire alcun particolare sul contenuto dell'atto.
In precedenza erano state rese note le agghiaccianti rivelazioni fatte dallo zio agli investigatori: 'L'ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era gia' morta'. Sempre secondo le dichiarazioni dell'uomo, la ragazza sarebbe stata strangolata nel garage di casa Misseri. Prima di occultare il cadavere gettandolo in un pozzo, Misseri l'ha denudato e ha successivamente bruciato i vestiti.
Lo zio ha ucciso Sara, strangolandola dopo aver perso la testa forse per il rifiuto opposto dalla nipote alle sue avance. L'omicida, Michele Misseri, 54 anni, contadino, ha confessato nella tarda serata di ieri dopo ore e ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri del comando provinciale di Taranto. Era stato convocato in mattinata con la moglie, Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina, sorella di Sabrina, la cugina con la quale Sara aveva appuntamento il giorno della sua scomparsa per andare al mare. Ma alla fine madre e figlia sono state riaccompagnate a casa, mentre Misseri e' crollato sotto le domande degli inquirenti.
Era stato lui, il 29 settembre, a consegnare ai carabinieri il cellulare di Sara , privo di batteria e di scheda sim, dicendo di averlo trovato vicino alle stoppie bruciate il giorno prima in un podere nel quale aveva lavorato per conto terzi. Voleva depistare gli investigatori, ma qualcosa e' andato storto.
E dopo 42 giorni e' finita nel modo piu' tragico anche l'angoscia della famiglia Scazzi. Ieri sera la mamma di Sara, Concetta Spagnolo, che era in collegamento diretto con la trasmissione di Rai3 'Chi l'ha visto?', quando ha capito che la figlia era morta ha preferito abbandonare i riflettori.
Ora c'e' il dolore di un intero paese.
di Ansa