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Miercoles, 06 de Octubre de 2010
 
     
23/09/2010 | Economía & Politica

Sicilia Mondo: Politica Italiana. Dalle comunità all`estero una lezione di straordinario significato etico

Una estate torbida, quella di quest'anno, che dà l'idea di un'Italia a pezzi, per lo spettacolo offerto da una classe politica certamente non all'altezza della situazione e che ormai litiga su tutto e da un Governo intento solo a coprire posizioni ed interessi di persone o di gruppi di potere, senza una adeguata attenzione  per i problemi reali del Paese e per la sua quotidianità.

Uno scenario sotto gli occhi di tutti, come non si vedeva da tempo: famiglie  in difficoltà, precari, disoccupati, sacche crescenti di povertà, soprattutto giovanili.

Una politica ed un Governo sempre più lontani dalla gente narcotizzata da una informazione mediatica assordante che stravolge cronache, fatti ed eventi, alla ricerca spregiudicata della acquisizione del consenso. Una politica che naviga a vista, fatta di insulti, duelli e regolamenti di conti. Senza idee, valori e senza una visione dell'identità nazionale. Una opposizione politica spuntata che galleggia.

Ma quello che più fa riflettere e ci preoccupa è la sindrome di mancata indignazione, di quasi accettazione delle cose così come stanno e di un quasi rigetto della legalità mentre sembrano sempre meno condivisi i valori della correttezza, della dignità, della ricerca del bene comune nell'interesse  della collettività e, talvolta, anche all'interno della collettività.

Cosa resta oggi dell'insegnamento di Paolo VI che definì la politica "carità", come servizio ed amore verso l'altro?  Siamo con tutta evidenza su un altro pianeta.

Certamente, alla ripresa parlamentare e politica di autunno si dovrà affrontare, come in un brutto risveglio, l'attuale preoccupante quadro socio-politico del Paese, estremamente fragile e degradato.

Questa brutta estate italiana ha pesato come una cappa vischiosa e maleodorante sullo stato d'animo degli italiani, procurando, tra l'altro, la caduta verticale della immagine dell'Italia in Europa e più in generale nel contesto internazionale. Portando costernazione tra le nostre comunità all'estero, per le quali quando si parla d'Italia è come se si tocchi un nervo scoperto.   Perché i Governi ma anche i partiti politici vengono giudicati per i comportamenti e  per le cose che fanno. Non certo per le cose che millantano.

Queste osservazioni le riportiamo perché appartengono alla realtà amara della nostra quotidianità. Tacere vorrebbe dire tradire i lettori.

E, tuttavia, in linea con il pensiero delle nostre comunità, noi ci sentiamo di essere tra quella parte di italiani che auspicano una inversione di rotta ed un recupero civile e di responsabilità da parte del Governo, del Parlamento e delle forze politiche. Per uscire dal tunnel.

Siamo tra quelli che crediamo nell'Italia e nelle sue capacità di ripresa. Tra quelli che invocano  il ristabilimento delle regole ed il rispetto delle Istituzioni, tra quelli che chiedono un colpo di reni, di orgoglio e di consapevolezza anche da parte della società civile. In direzione di una  sostanziale unità di tutti per superare le difficoltà che attraversa il Paese.

La lezione ci viene dalle nostre comunità che vivono all'estero, leggendo i fermenti e le tantissime iniziative in corso per la celebrazione del 150° anniversario della Unità d'Italia.

Nonostante questo Governo a trazione leghista abbia tranciato i rapporti civili con la parte degli italiani che vivono fuori dalla penisola, con provvedimenti della peggiore miopia politica, deliberando un pacchetto di tagli indiscriminati sulla scuola, sulla cultura, sull'assistenza sanitaria, persino sulle chiusure di molti Consolati, nonostante  la completa assenza di un progetto di relazioni in questa direzione e con un Sottosegretario degli italiani all'estero solo sulla carta quando non rema contro,  le nostre comunità hanno riscoperto, sull'evento storico dei 150 anni della Unità d'Italia, il gusto di ritrovarsi e di riappropriarsi, in tutte le parti del mondo, nel comune sentimento di orgoglio della appartenenza italiana.  Sacrale, unitaria e mai dismessa.

Una lezione di straordinario significato etico e morale che ci viene  dalle comunità all'estero, ancora una volta con tanto valore aggiunto di cervello e di buonsenso.

 

 


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