Horacio Guillén. "Comunità all´estero e cittadinanza"
di Dott. Horacio Guillén (Argentina) horacioguillen@fibertel.com.ar
Finalmente l?annunziata trasmissione della RAI del 22.06.07 alle 21,00 ore , si è tenuta alle 23,00 ore di Buenos Aires (04,00 d?Italia del 23.06.07) con la puntualità che ci caratterizza (deustche uhr). Sono intervenuti la sottosegretaria Marcella Lucidi del Ministero dell?Interno con delega per la questione della cittadinanza, e i parlamentari eletti all?estero, e l?Onorevole Rivolta di Alleanza Nazionale.
La discussione è girata in torno ai parametri già avanzati da me in questo forum: l?opinione praticamente unanime dei parlamentari è fissare un limite di due, chissà tre generazioni dell?antenato emigrato. I motivi: i reclami degli Stati Uniti, e l?impossibilità di ?controllare? una massa di 60/70 milioni di cittadini, oltre a quelli residenti nella penisola. Alcuni colpi bassi dell?Onorevole Rivolta (FI) riguardo alla volontà ?utilitaria? della maggioranza nel chiedere la cittadinanza, e riguardo sua preferenza di vedere agli italo-argentini sostenendo la devoluzione dei risparmi dei pensionati italiani, in vece di vederli festeggiando il campionato mondiale di calcio, questo ultimo ben rifiutato dal Senatore Pallaro, ricordando che i buoni non erano (d?accordo alla legge) per i pensionati, ma per le banche che hanno fatto loro investire, quando già sapevano che era nulla la possibilità di rincasare il denaro (com?è stato pronunciato da diversi tribunali italiani). Sarebbe opportuno che l?Onorevole Rivolta si informarsi, prima di parlare, perché ha sostenuto che la Spagna sta trattando in parlamento allargare la sua cittadinanza senza limiti di generazioni, in tanto che si tratta di allargarla soltanto alla seconda generazione.
Opportuno l?intervento dell?Onorevole Ferrigno, che ha manifestato che il governo poteva avere sanato la questione dei naturalizzati all?estero per via di decreto. Aggiungerei che, pure, la discriminazione con solo chiedere un nuovo parere dal Consiglio di Stato più aggiustato a diritto.
Appunto, giovedì sera sono stato con i parlamentari della regione Sicilia, il cui Parlamento tratterà una norma riguardo all?immigrazione di ritorno dei siciliani, e la relazione con la comunità all?estero. Tanto i parlamentari, quanto l?Assessore del Lavoro, Onorevole Santi Formica, sono favorevoli a che la regione stabilisca diversi vantaggio per la comunità all?estero. Sarebbe auspicabile che si ricordasi che diverse regioni di Spagna concedono la loro cittadinanza (che ovviamente non è, a tutti gli effetti, la della Spagna, né quell?europea) come una forma di mantenere il legame con gli emigrati e i suoi discendenti. Una norma dal genere potrebbe contribuire allo scopo perseguitato dal disegno di legge che tratterà il Parlamento siciliano.
Si deve insistere nell?idea che, di sancirsi per il Parlamento italiano la limitazione generazionale appuntata, si deve stabilire qualche norma di collegamento per le successive generazioni, riguardo ai discendenti che, veramente continuino legati all?Italia, per agevolare per loro la possibilità d?essere cittadini.