Calcio. Aguero, l´oro d´Argentina
E` ritenuto il miglior acquisto della Liga spagnola, il giovane talento approdato quest`estate all`Atletico Madrid. Il suo è stato il trasferimento più costoso del calcio argentino
MADRID.- Un sondaggio natalizio del quotidiano argentino Olé ha indicato nel Kun Aguero l`argentino che tra i suoi connazionali avrà maggior successo nella Liga spagnola da qui a giugno. Hanno votato in 72.000, e il 18enne dell`Atletico ha ottenuto il 34% delle preferenze. Dietro di lui Gago (21%) appena arrivato al Real Madrid, poi Messi (11%) e Higuain (10%), l`altro giovane regalo fatto arrivare a Capello. Su Goal.com invece Aguero è risultato il miglior acquisto estivo della Liga, davanti al danese Poulsen e all`olandese Van Nistelrooy.
In Argentina per il ragazzo più caro della storia calcistica del Paese stravedono. Le recenti vacanze passate a casa hanno confermato ad Aguero che la sua stella è più viva che mai: il gruppo di cumbia Los Leales gli ha dedicato una canzone, e lui è andato a cantarla in diretta tv. "Spero diventi il tormentone dell`estate", ha detto il Kun, e ci sono buone probabilità che il desiderio si avveri.
BIMBO PRODIGIO - Sergio Aguero è arrivato sul Manzanarre l`estate scorsa, festeggiando i 18 anni firmando per l`Atletico Madrid. Il club biancorosso ha versato all`Independiente 28 milioni di dollari (21.8 milioni di euro). Il trasferimento più costoso del calcio argentino, battuto il record stabilito nel passaggio di Javier Saviola dal River Plate al Barcellona, 26 milioni di dollari, e quello di Walter Samuel dal Boca Juniors alla Roma, 22. Sbaragliata la concorrenza di Palermo e Bayern Monaco, assicurati i servigi di uno abituato a bruciare le tappe: nel 2003, con i suoi 15 anni, un mese e tre giorni, è diventato il più giovane calciatore del campionato argentino, lanciato dal tecnico Oscar Ruggeri. Ha già giocato in tutte le nazionali argentine e nel 2005, con Messi, ha vinto il mondiale Under 20 giocato in Olanda. L`Independiente lo ha scoperto a 8 anni: giocava per soldi nel quartiere Don Bosco, periferia di Buenos Aires. Lui viene da Villa Itatì, distretto di Bernal, Grande Baires. Non proprio un quartiere a cinque stelle. Destro naturale, lo paragonano a Romario e non al solito Diego. ? arrivato in Spagna dopo aver giocato solo 51 partite nel campionato argentino. Nella memoria soprattutto uno storico e magnifico gol al Racing, grande rivale dell`Independiente.
FUMETTO - Con l`Atletico El Kun, soprannome affibbiatogli dal nonno, ispiratosi a un manga giapponese, è partito in sordina: il tecnico messicano Aguirre, timoroso per un`eventuale scottatura, lo usava con il contagocce. Ma i Colchoneros stentavano, soprattutto in casa, e pubblico e stampa hanno cominciato a insistere con forza perché Aguero fosse titolare accanto a Fernando Torres. Aguirre si è piegato e il Kun ha ripagato la fiducia: un gol spettacolare e fondamentale per passare il turno in copa del Rey contro il Levante, il pareggio in campionato contro il Barcellona nell`ultima sfida della Liga del 2006. Due reti nelle ultime tre partite (su tre segnate dall`Atletico), dopo tante prestazioni brillanti. In Liga siamo a quattro reti in 16 partite, ma solo 9 da titolare. L`autunno ha portato anche l`esordio in Nazionale, contro il Brasile a Londra, e un gol di mano liberamente ispirato dalla sua maglia numero 10: "Il pugno di Dio". Evidentemente dall`alto se la sono presa, perché l`Atletico non ha segnato per 4 partite e oltre 400 minuti. Passato il momentaccio l`Atletico si è ripreso e ha chiuso l`anno al 4° posto. Pronto a sognare con El Kun: "Voglio il campionato, o almeno un posto in Champions League".
di Filippo Maria Ricci (gazzetta.it)