Ogni tanto mi ricordo di Do?a Luisa, una donna di grande temperamento, che lavorava sempre a maglia.

Lana e gli aghi facevano parte della sua "Gestalt". Ogni anno,? raddoppiava lo sforzo? e? trovava una buona scusa per preservare "la sua passione". D` inverno? -diceva-? perch? aiuta a pasare il tempo; e d`estate, per prepararsi per l ?arrivo del clima rigido

Senza usare riviste n? gionali di moda , Do?a Luisa ce la metteva tutta per produrre ci? che le chiedevano: maglioni, scarpette, berretti, sciarpe, golfini per bambini ... ognuno con il punto corrispondente e utilizzando solo la lana necessaria. Un giorno? -con ci? che le avanzava- , di sicuro si sarebbe? potuta fare una bella coperta colorata da mettere ai piedi del letto.

Ricordo in particolare un inverno, durante il quale Luisa filava un gomitolo di lana colore bordeaux per fare un gilet a Don Coco , suo marito. Era un uomo di campo, con la pelle conciata dal vento, robusto, e col dorso pi? ampio che un fisico-culturista.

Do?a Luisa ci lavorava nel pomeriggio guardando la TV;?dal parrucchiere mentre pettinavano;? nella sala d'attesa del dottore, mentre aspettava il suo turno; a casa di sua sorella durante le visite di cortesia; e quando sua figlia andava a ballare la aspettava sferruzzando fino a tardi.

Quanti commenti si fecero sul gilet di don Coco, e quante cose si tramarono attorno a quell?indumento...

E poi Luisa? trovava sempre qualcuno con cui parlare del panciotto: "Sar? troppo stretto?", "Ho paura che questo filato sia pruriginoso "," se ti piace, ne faccio uno anche per te"," il punto riso non va bene","quest'anno i maglioni si? usano pi? lungui, no?..................
Si dice che ogni? lavoratrice a maglia produce punti con una tensione particolare, ed ? proprio questo che la distingue. Ovviamente sucede lo stesso anche in altri ambiti.

Tra gomitoli e punti, Dona Luisa stava creando possibilit? di riconoscimento; e ci? che sembrava solo un hobby era in realt? molto di pi?:? "per lei, la lavorazione a maglia era lo strumento per affacciarsi al mondo".

Ferri, uncinetti, trecce e mohair, erano gli elementi fondamentali della trama che lei poteva intrecciava per sentirsi utile e valorizzata; per nutrire i suoi affetti, per sorprendere al pubblico con la sua creativit?, e per ottenere il punto con la tensione esatta laborando dal suo rifugio

Speriamo di riuscire ad intrecciare i fili della nostra storia per coprirci e proteggerci. Speriamo che ognuno di noi possa partecipare con il suo talento nel tessuto sociale e sentirsi apprezzato e riconosciuto. Speriamo di poter tessere con atenzione e amore le nostre possibilit?...proprio come Do?a Luisa!

In un?altra occasione vi parler? dell`importanza di mettere i punti !!!!!!!!!

alejandradaguerre@gmail.com