Tango, passione e bandoneon festival del ballo argentino
Al Parco della Musica da domani al 18 settembre spettacoli, lezioni per tutti e gran finale con maratona di danza. In arrivo anche i giovani ballerini formati dai vecchi milongueiros. Per una rassegna che coinvolge tutti gli spazi dell'Auditorium
La voce ? quella di un bandoneonista con i capelli bianchi che parla piano, cercando le parole. Dice: "Il tango ? un incontro, un abbraccio. Una questione di sensazioni. Una stretta che unisce nell'intimo un uomo e una donna". Poi, imbraccia la sua fisarmonica e suona, una melodia intensa in un modo che non si pu? spiegare. La circostanza ? ufficiale, l'episodio surreale: nella sala dell'Arazzo in Campidoglio si presenta il Buenos Aires Tango, festival argentino dall'8 al 18 settembre all'Auditorium. Gli artisti sono appena atterrati dopo tredici ore di volo, liberano la loro musica nell'andirivieni di un luned? mattina. Quello con i capelli bianchi e la camicia nera che parla e poi suona si chiama Daniel Binelli. Accanto a lui siede Julio Pane, suo amico d'infanzia, musicista. Insieme hanno difeso il tango per decenni: in questi giorni sono i protagonisti-padrini del festival pi? importante del mondo, fuori dal loro paese, che si svolge al Parco della Musica, ambasciatori di un ballo che ha dato senso alla loro vita. Che considerano qualcosa di serio e vero e soprattutto: una cosa viva. Lo ripete molte volte anche Carlos Villalba, il curatore del festival che cade nell'anno in cui si celebra il bicentenario dell'indipendenza dell'Argentina: "Non presentiamo spettacoli di un repertorio defunto, ma diamo conto della creativit? contemporanea del nostro paese".
Venticinque spettacoli, corsi di ballo, conferenze, mostre con il ritorno del Club de Tango nel teatro Studio e delle Milongas nella cavea dove si potr? ballare fino a tarda notte con il dj Negro Juan. Con Pane e Binelli, anche il nostro Enrico Rava e l'Orchestra El Arranque. Sabato sar? presentato anche il colossale archivio digitale del tango che, quando sar? compiuto, raccoglier? 141 mila melodie di un genere musicale dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'Umanit?. Il festival, sottolinea l'assessore alla Cultura Umberto Croppi, vuole richiamare un pubblico di non habitu?s al parco della Musica, struttura che, grazie ad iniziative di successo come questa, ormai si autofinanzia al 67%, come spiega il presidente Gianni Borgna mentre l'ad Carlo Fuortes ricorda che la spesa complessiva per il Buenos Aires Tango ? di circa 350 mila euro.
Il tango oggi, nel 2010. In arrivo a Roma c'? anche una buona rappresentanza della nuova generazione di ballerini, formata dai vecchi milongueiros, con molte fra le coppie pi? interessanti della scena attuale. Naturalmente, bisogna lasciarsi tentare: il pubblico ? invitato a partecipare alle lezioni con tre diversi livelli; con maratona finale. Completa il festival una mostra riservata alle donne, a cura dell'argentina Paola Lo Sciuto. S'intitola "El segundo Paso" ovvero quello che la donna compie dopo il primo che spetta, per tradizione, all'uomo. "Il machismo non c'entra - conclude Binelli - Il tango ? una questione, direbbero gli americani, di feeling".
di Francesca Giuliani (roma.repubblica.it)