L`AMM in questi giorni? ha completato l`erogazione di un contributo di solidarietà agli indigenti lombardi? in Argentina e in Uruguay, grazie ad un progetto finanziato? per un importo di 50euro? dalla Regione Lombardia, alla fine del? 2005.
Il contributo "una tantum"? è stato di quasi 30mila euro per 111 corregionali lombardi in Argentina e ad altri 14? in Uruguay.
In Argentina l`iniziativa è stata preceduta da un censimento nazionale con la diffusione dell`iniziativa attraverso? Associazioni, Enti, Ambasciata Italiana, rete consolare e? patronati sindacali. Fonte primaria è stata una ricerca? diretta dallo scalabriniano Padre Mario Santillo del CEMLA nel 2002 in collaborazione con l`OIM.
Essa prevedeva una suddivisione dei cittadini in gravi situazioni di disagio economico e sanitario, in tre fascie:
la prima, prevedeva soggetti che non ricevono nè una pensione italiana nè una pensione argentina, nè il contributo del Consolato e sono affette da qualche malattia per cui hanno bisogno di un servizio medico constante e non hanno nessuna assicurazione sanitaria;la seconda fascia comprendeva le persone che ricevono una pensione argentina e non ricevono il contributo del Consolato: hanno una assicurazione sanitaria ed in generale soffrono qualche malattia che richiede un servizio medico;la terza fascia comprendeva le persone che ricevono una pensione argentina superiore a 300 $ e occasionalmente percepiscono il contributo del Consolato: in generale hanno un`assicurazione sanitaria e possono avere qualche malattia per cui hanno bisogno di assistenza., e dalle segnalazioni delle Associazioni e dei Consolati.
In considerazione dell`entità della somma a disposizione, si è deciso di intervenire nei confronti dei soli cittadini ricadenti nella prima fascia ed eventualmente nella seconda, laddove però la situazione familiare prevedeva persone disabili o con gravi handicap a carico dei richiedenti con un contributo uguale per tutti.
Operativamente l`AMM, in collaborazione con la ONG argentina CEIBOS , ha contattato le Associazioni lombarde con la richiesta di segnalazione dei casi di lombardi indigenti o in gravi situazioni socio-economiche mentre i Consolati, tramite la gestione ufficiale dell`Ambasciata italiana,hanno fornito la lista dei lombardi che usufruiscono degli aiuti consolari e di coloro che avevano fatto richiesta di aiuti ma non erano stati ritenuti idonei.
Si è successivamente operata? una verifica incrociata per accertare le condizioni per accedere al contributo con contatti diretti telefonico con i soggetti ritenuti idonei, per verificare il permanere dello stato di necessità e con i soggetti presenti negli elenchi essendo la rilevazione risalente? al 2002
Per fare questo , sono stati contattati? mediante operatori della CEIBOS, 121 soggetti presenti sul territorio argentino con la visita a domicilio da parte di otto operatori sociali formati ,a Mantova dall`AMM, per la compilazione di un questionario sulla situazione socio economico.Alla lista di Ceibos sono stati aggiungi i nominativi di 51 indigenti lombardi ,segnalati all`Ambasciata di Buenos Aires dai vari consolati
Attraverso questi strumenti si sono potuti così censire un totale di 164 persone, 78 delle quali sono state visitate dagli operatori sociali e di queste 60 sono state considerate idonee al contributo di solidarietà. La rete consolare ha aggiunto altri 51 nominativi di indigenti lombardi per un totale finale di 111 .
La Commissione di valutazione riunitasi il 24/02/06 , integrata da un rappresentante dell`Ambasciatad`Italia, dalla Ceibos, diall`AMM e del Cemla, ha così potuto valutare i soggetti a cui dare il contributo ed effettuare la? stesura della lista definitiva ,rilevando che ""in seguito all`analisi del quadro generale di indigenza emerso, la Commissione ha deciso di abbassare l`età dei candidati al contributo a 60 anni (anziché 65 come inizialmente stabilito). Si è deciso inoltre di aiutare anche persone che hanno già ricevuto o stanno ricevendo aiuti dal consolato o dal progetto Fisia in quanto attualmente si trovano in gravi condizioni di necessità. Per lo stesso motivo sono state esaminate cinque richieste di aiuto i cui candidati? hanno un`età inferiore ai 60 anni e che, per la gravità dei casi, la Commissione ha deciso di non escluderli .
In Uruguay la diffusione dell`iniziativa è avvenuta tramite le Associazioni lombarde, Consolato d`Italia di Montevideo, Co.as.it, patronati sindacali e si è svolta in collaborazione con l`Istituto Santi di Roma . La valutazione della stesura dell`elenco degli indigenti è stata delegata la Coasit nell`ottobre del 2005 e si è sviluppata secondo questa sequenza : il 23 dicembre? il Coasit ha esaminato un prima lista di 17 nomi da assistere di cui solo sei sono risultati idonei;il 28 dicembre? il Consolato ha integrato l`elenco inviando? Coasit l`elenco dei 12 lombardi indigenti assistiti dal Consolato;il? 13 marzo: la lista del Coasit si è ridotta? a 6 nomi con la necessità di svolgere per cinque di essi una visita a domicilio;il 23 marzo: il Consolato ha ricevuto dal Coasit la conferma? dell` effettuazione delle visite, nonché la compilazione delle relative schede;il 6 aprile il Coasit ha definito la lista finale degli indigenti di origine lombarda candidati al contributo di solidarietà? per un totale di 14 beneficiari.
Il Presidente dell`Associazione dei Mantovani nel Mondo e rappresentante del Consiglio Regionale nella Consulta dell`Emigrazione Lombarda Daniele Marconcini nel ringraziare per la loro collaborazione le Ambasciate d`Italia e le reti consolari italiane in Argentina ed Uruguay, ha evidenziato l`urgente necessità di proseguire nel programma di assistenza ai corregionali di origine lombarde anche per il 2006 ,, accelerando l`iter della nuova legge sui lombardi nel mondo con l`inserimento di un apposito capitolo per l`assistenza sociale e per la gestione delle emergenze sanitarie all`estero.