Cercare di rendere più funzionale e maggiormente fruibile il comparto cultura attraverso un sistema integrato e l?’uso delle nuove tecnologie e, allo stesso tempo, potenziare la capacità di attrazione dell?’Italia e del made in Italy nel mondo. Sono questi gli obiettivi del progetto ?“Italia, Paese della Cultura e della Bellezza?”, ideato da Alain Elkann in collaborazione con l?’Associazione Mecenate 90 di cui è presidente e con la Fondazione Rosselli.

Un documento programmatico alla cui elaborazione hanno contribuito grandi esperti, per la precisione 117, che prende in considerazione i vari settori culturali come l?’arte contemporanea, il design, il turismo, gli archivi, il cinema, il teatro, i musei, i siti Unesco, la televisione, la musica ecc e cerca di fare il punto su come sarebPresidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, e a be necessario operare per migliorarli. Presentato alla stampa in questi giorni, il dossier, con i suoi tanti suggerimenti, è stato anche inviato al tutti i leader politici.

?“La campagna elettorale in corso da poca importanza alla cultura. Nessuna parola è stata spesa per i musei, il cinema o a favore di quel 33,5% che rappresenta il turismo culturale. D?’altra parte, basti pensare che le risorse destinate a questo settore sono attualmente solo lo 0,30% del bilancio dello Stato. Una percentuale che dovrebbe arrivare allo 0,50% per avvicinarci così alle grandi nazioni?” ha affermato Alain Elkann nel presentare il suo progetto. ?“La cultura deve essere rimessa al centro e dobbiamo imparare a fare sistema tra i vari settori culturali e incominciare a mettere insieme le competenze. Lo Stato deve fare la sua parte con soluzioni di gestione pubblico-private, con una politica di defiscalizzazione dei contributi privati, con l?’introduzione del credito d?’imposta in una misura del 15-20%. E?’ necessario ridurre l?’Iva sul cinema, sull?’arte contemporanea, sul turismo, un settore a cui si deve il 10,5% del PIL. Inoltre, dobbiamo promuovere in modo più attento l?’Italia all?’estero, utilizzando meglio gli Istituti Italiani di Cultura del Ministero degli Affari Esteri. L?’Italia ha un potenziale che deve essere valorizzato, è amata e stimata nel mondo. Bisogna però adeguarsi, riuscire a offrire più servizi e confort. Ci vorrebbe un?’agenzia centrale unica che coordini la promozione all?’estero della bellezza italiana, dal design alla letteratura. La bellezza è il collante che unisce l?’Italia da Nord a Sud, dobbiamo renderci conto che è la nostra forza?” ha concluso Elkann.

Tra le varie proposte, da segnalare il progetto per il rilancio dello Stile Italiano, una promozione che potrebbe avvalersi della riproduzione delle nostre opere d?’arte sui prodotti; di incentivi per quelle imprese che progettano punti vendita all?’estero; di iniziative da realizzarsi presso le reti commerciali internazionali dei produttori italiani; di eventi culturali da organizzarsi in concomitanza con le missioni imprenditoriali.

Nel presentare il progetto, Alain Elakan ha sottolineato come questo sia ancora un ?“work in progress?”, un elenco aperto. ?“E?’ un documento soggetto a crescere, a essere modificato. Ci auguriamo che giungano altri suggerimenti, proposte ancora più organiche, da parte di tutti. Vogliamo essere il più trasversali possibili. A fine aprile è poi nostra intenzione presentare la versione definitiva di questo documento, che non ha colore politico, sia al nuovo premier che all?’opposizione?”.

Fonte: News ITALIA PRESS