A settembre la compagnia del Balletto Teatro di Torino sarà impegnata in un tour in America latina dove presenterà una nuova produzione creata per l?’occasione. Il debutto è previsto il 12 settembre a Buenos Aires in Argentina per poi giungere in Uruguay e Messico nell?’ambito del ?‘Festival Internacional Chihuahua?’

ROMA.-"Petruska", la marionetta russa che balla, soffre e ama, uno dei titoli più celebri dei Ballets Russes, torna sui palcoscenici della danza italiana con una nuova coreografia firmata Matteo Levaggi. Non è la vicenda del ?‘Pierrot russo?’ a interessare il coreografo, né il colorismo esotico, il gusto per il folclore e la spettacolarità del balletto di Michel Fokine del 1913. Nella sua ottica contemporanea, accompagnato dalle note di Igor Stavinsky, Levaggi lavora su figure coreografiche, facendo di ?‘Petrushka?’ una pièce di danza-danza, dandone, per riprendere le parole dello stesso coreografo ?“una visione metafisica e disumanizzata, fondata sul ritmo, sul fraseggio e sulla dinamica?”, senza un riferimento voluto all?’originale ma con, al massimo, il sapore di un lontano devoto ricordo.

Il balletto sarà presentato dopo Napoli, a Salerno al Teatro delle Arti il 19 marzo, a Messina al Teatro Vittorio Emanuele il 14 aprile; arriverà poi a Trezzo sull?’Adda nell?’ambito del Festival Adda Danza il 30 maggio, a Roma per il Festival Invito alla Danza e a Camerino per il Camerino Festival il 28 luglio. Infine, dal 23 al 25 maggio, sarà a Torino al Teatro Astra, presentato in chiusura della stagione di balletto che si svolge in collaborazione con la Fondazione del Teatro Stabile di Torino, inaugurata con successo dal fortunato balletto ?‘Didone e Enea?’.

?“Questo balletto - spiega il giovane coreografo torinese - nasce dal mio incontro con la musica di Stravinsky. A distanza di quasi cento anni non avrebbe avuto senso fare un remake di un balletto che ha fatto storia. Il mio interesse era quello di creare una dinamica diversa, che nasce dall?’incontro tra musica e corpo in movimento. La danza ?– aggiunge Levaggi ?– deve slegarsi da un?’idea di teatralità che non fa parte della nostra tradizione. Il coreografo è come un architetto che costruisce una città usando il corpo e il suo movimento?”.

Nell?’affrontare ?‘Petruska?’, Matteo Levaggi continua a sviluppare quella poetica d?’invenzione antinarrativa che contraddistingue la sua opera coreografica e che ha segnato un percorso artistico in buona sostanza inedito nel panorama dalla danza italiana. Analoga, sul piano musicale, è la direzione intrapresa dal Trio Diaghilev che ha trascritto la partitura per orchestra di Igor Stravinsky per due pianoforti e percussioni: la scelta di Levaggi di avvalersi di questa trascrizione rientra dunque coerentemente negli intenti estetici della sua opera. I musicisti del Trio, Antonio Palareti, Daniela Ferrati e Ivan Gambini, eseguono dal vivo.

Questa nuova idea coreografica è stata creata da Levaggi per la compagnia del Balletto Teatro di Torino, diretto da Loredana Furno. Il gruppo, composto da otto danzatori, si è andato formando in questi anni come strumento particolarmente adatto all?’estetica coreografica di Matteo Levaggi, ormai riconosciuta dalla critica anche internazionale. I successi in Italia e all?’estero nel corso di ripetute tournée stanno imponendo sempre più la compagnia torinese come una delle più importanti realtà della danza italiana di oggi.

A settembre la compagnia del Balletto Teatro di Torino sarà impegnata in un tour in America latina dove presenterà una nuova produzione creata per l?’occasione. Il debutto è previsto il 12 settembre a Buenos Aires in Argentina per poi giungere in Uruguay e Messico nell?’ambito del ?‘Festival Internacional Chihuahua?’.

Fonte: adnkronos.com