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Sábado, 02 de febrero de 2008
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31?01?08 | Economía & Política

Riforme, Marini cerca un`intesa "Ma serve un accordo ampio"

Napolitano: «Non è scelta dilatoria».Il presidente del Senato: tempi brevi.Berlusconi: elezioni. L`Udc si divide:Baccini-Tabacci lanciano Rosa Bianca

ROMA.-«Ora cominciamo il lavoro di approfondimento chiesto dal Presidente della Repubblica e ricordo il fine preciso: verificare le disponibilità delle forze del nostro Paese a cercare un consenso ampio, quindi un consenso politico, non personale, per verificare le condizioni per arrivare in tempi brevi alla modifica della legge elettorale». Franco Marini inizia le consultazioni: l`obiettivo è trovare una «maggioranza ampia».

Le reazioni
Ma qualcuno già si attrezza. In casa centrista il duo Baccini-Tabacci si smarca dall`Udc e dà vita ad una nuova formazione politica: la "Rosa bianca". Ma la sfida raccolta da Marini non intende mettere il tempo fra parentesi. In mattinata incontra il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato Enzo Bianco che al termine dice: «Stiamo preparando il lavoro per gli incontri del pomeriggio». E dal centrosinistra arrivano le prime dichiarazioni di disponibilità, ma anche di avvertimento. Nello Formisano, capogruppo dell`Italia dei Valori a Palazzo Madama, afferma che «l`Italia dei Valori conferma il proprio sostegno al tentativo del Presidente del Senato» ma aggiunge «non saremmo disponibili ad un governo risicato».

Calderoli: «Un golpe»
La stoccata più dura contro l`ipotesi-Marini arriva dalla Lega. E` il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli ad avvertire che se Franco Marini riuscisse a formare un nuovo governo trovando qualche voto, «non solo non parteciperemo alle consultazioni» del presidente incaricato «e voteremo contro, ma valuteremo anche se addirrittura ritirare la nostra delegazione parlamentare, perchè non si può essere complici di un arbitrio e di un`illegalità». Una sorta di "Aventino", che, ha aggiunto l`esponente del Carroccio, «suggerisco a tutta la Casa della libertà, perchè ci troveremmo di fronte ad un golpe». Dirissima la reazione del segretario dell`Udc Lorenzo Cesa secondo cui «l`atteggiamento della Lega, nelle ultime ore, appare del tutto irresponsabile. Nel Carroccio, evidentemente, qualcuno comincia a perdere la testa!».

Bertinotti: intesa difficile
Anche sul fronte del centrosinistra, tuttavia, non c`è unanimità di vedute sull`immediato futuro. Questa mattina è intervenuto Fausto Bertinotti. Secondo il presidente della Camera «gli spazi che vedo per un`intesa sono assai ristretti». «Mi pare evidente leggendo le posizioni delle varie forze politiche - ha detto l`ex segretario del Prc - , anche se in politica le imprese impossibili possono riuscire. La legislatura politicamente è finita, adesso il problema è sapere se si andrà al voto con una legge elettorale cattiva come quella attuale o con un sistema migliore». Duro nei confronti di una possibile strategia referendaria è Cesare Salvi, uno dei leader di Sinistra democratica, che attacca la strategia di veltroni: «L`avventurismo del Partito Democratico raggiunge ormai livelli che stupiscono persino chi, come me, è stato critico del progetto sin dall`inizio

D`Alema e il referendum
Ma a sparigliare i giochi del centrodestra che chiede a gran voce elezioni subito, sembrerebbe farsi avanti anche una fantomatica ipotesi D`Alema secondo la quale, qualora non dovesse riuscire a trovare sbocchi il lavoro di Marini, si potrebbero indire il referendum elettorale in aprile e le elezioni a giugno. Immediate le reazioni. Il Prc si dice indisponibile a questa soluzione. Il segretario, Franco Giordano, infatti spiega che «si passerebbe dalla padella alla brace. Questa legge elettorale alimenta il trasformismo e noi vogliamo cambiarla, se si riesce a farlo con l`incarico assegnato a Marini bene, altrimenti, prenderemo atto».

La Cdl preme: voto subito
Ma c`è anche chi non la vive come un dramma. «La proposta di D`Alema di andare subito al referendum non è per nulla un`insidia per An e per il centrodestra» spiega il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli che aggiunge: «D`Alema gioca una carta disperata per rinviare alle calende greche le elezioni anticipate che non devono tenersi prima di aver regolato i rapporti interni al Pd». E sull`incarico a Marini il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha già detto che non c`è spazio «per dialogare sulla legge elettorale». «Non si può perdere tempo, bisogna andare al voto». E anche Casini si limita a concedere «spazi stretti».

Fone: lastampa.it

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