Finito il IX Congresso di Ciao Italia per i ristoranti italiani nel mondo
Prospettive e futuro di Ciao Italia e degli impegni che l?Associazione si deve dare per il prossimo futuro, sono stati al centro del giro di opinioni tra i congressisti nella giornata conclusiva.
ROMA.- Da Tel Aviv a Londra da New York a Nizza da Aalborg a Dusseldorf da Corfù a Kortrijk i ristoratori parlano e fissano le loro priorità, ciascuno con la loro storia particolare da raccontare.
Lillo Militello da Londra afferma: ?ho uno dei più importanti ristoranti italiani a Londra? il Concordia Notte. ?Sono insieme a Ciao Italia da quando 27 anni fa, a Roma, si formò l?Associazione. All?inizio era dura, ma eravamo rispettati da tutti per la serietà con cui facciamo il nostro lavoro?.
?Ciao Italia l?ho conosciuta in America, e mi sono associato, l?ho considerata subito una buona organizzazione internazionale, è meraviglioso potersi incontrare tutti insieme per scambiarsi le idee? dice Marcello Russodivito, proprietario di diversi locali tra New York e il New Jersey.
La Germania, una delle realtà più forti per la ristorazione italiana e da qualche mese sotto i riflettori, è uno dei Paesi dove l?Associazione è più forte. ?Da noi in Germania? afferma Michele Salamone, proprietario del locale ?Michele? a Dusseldorf dice ?Ciao Italia è molto conosciuta, ci sono tantissimi ristoranti italiani e la nostra cucina è molto apprezzata, il nostro lavoro sta facendo crescere l?Italia? Dei fatti accaduti qualche mese fa, Dusseldorf, appunto, non vuole parlare, ?hanno complicato la nostra attività, ma ci crediamo e continuiamo a fare il nostro mestiere? dice.
Emilio Baglioni, ex ristoratore italiano a Hollywood, che, dopo la pensione ha deciso di fare l?attore, tra coloro che hanno animato i momenti liberi di questa conferenza con la sua personalità estroversa, sottolinea quanto l?Associazione abbia rappresentato negli anni per l?affermazione dei prodotti italiani. ?Ciao Italia mi ha molto aiutato, attraverso l?associazione è possibile promuovere davvero molti prodotti italiani in America, e adesso anche grazie a questo lavoro la vera cucina italiana è molto apprezzata?.
Giovanni Volpi, ristoratore e cuoco ad Aalborg in Danimarca, è presidente della AIR, Associazione Ristoranti Italiani, e afferma: ?siamo in 52 veri ristoranti italiani, collaboriamo tutti all?interno dell?AIR, ma molto presto diventeremo associati di Ciao Italia, lo riteniamo importante per creare una rete di ristoranti italiani?.
Lillo Militello dice ?Ora il mio locale ha fama, quello che vorrei è che il Governo italiano garantisse un eredità a quello che facciamo?. Militello punta sulla formazione: ?Vorrei che in Italia ci fossero scuole di formazione alberghiera in grado di assicurare un curriculum ai ragazzi. In questo momento l?istruzione è basata quasi interamente sulla teoria, invece è importante per i ragazzi uscire dall?Istituto alberghiero con un bagaglio di esperienze tali da permettere loro l?inserimento immediato e di qualità nel mondo del lavoro, perché se non facciamo questo, la Spagna, la Francia, tutti gli altri Paesi che utilizzano un metodo di insegnamento migliore, avranno spazio sul campo e ci lasceranno indietro?. Investire nella formazione, spiega Militello, indirettamente significa anche investire sulla promozione della conoscenza del cibo italiano.