La difesa di D`Alema sulla vicenda Unipol-Bnl: «Ho dato mandato ai miei legali per ristabilire la verità»

ROMA.-Il vicepremier Massimo D’Alema smentisce quanto riferito dal gip di Milano, Clementina Forleo, in merito a pressioni ricevute sul caso Unipol da un magistrato della procura milanese. Il ministri degli Esteri afferma che «le intercettazioni telefoniche sono depositate presso il Tribunale di Milano e ognuno può constatare che esse - peraltro già rese pubbliche - non contengono alcun giudizio su personalità politiche».

D`Alema ha poi smentito qualsiasi legame con il procuratore Blandini, presunto tramite delle pressioni di D`Alema sulla Forleo: «Non conosco il Procuratore generale Blandini né ho avuto contatti con alcun magistrato milanese né ho mai esercitato pressioni di alcun genere sulla magistratura. Non conosco il contenuto delle dichiarazioni della dottoressa Forleo». «Visti tuttavia i giornali di stamattina - prosegue D’Alema -, ho dato mandato ai miei legali di compiere gli atti giudiziari necessari per ristabilire la verità e tutelare la mia onorabilità».