Superamento delle differenze riscontrate tra il Protocollo del 23 luglio e il testo del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 ottobre in materia di previdenza.
Carissimi,
sapete come CGIL CISL e UIL avevamo protestato perché il disegno di legge che doveva recepire i contenuti del protocollo sottoscritto il 23 luglio scorso si discostava su punti rilevanti rispetto a quanto concordato e sottoposto al referendum tra le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate ed i pensionati.
Il testo del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 12 ottobre scorso, peraltro, non era mai stato discusso con le parti sociali né era stato messo a conoscenza delle stesse prima della sua approvazione.
Di seguito vi sintetizziamo quanto definito negli incontri che si sono svolti tra CGIL CISL UIL e Governo e che ci hanno permesso di ripristinare sia lo spirito sia i contenuti del protocollo. Riteniamo anzi che il testo così modificato abbia anche regolato alcuni punti dell’accordo che erano rimasti in sospeso:
1.Tutte le deleghe previste nel disegno di legge prevedono il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale.
2.Il Ministro del lavoro e della Previdenza sociale si è impegnato a varare nei prossimi giorni un decreto per insediare il tavolo di confronto con le organizzazioni confederali e quelle dei pensionati per monitorare l’andamento dei redditi pensionistici e valutare “ la possibilità di stabilire ulteriori aumenti delle pensioni rispetto a quelli assicurati dalla perequazione automatica in relazione all’andamento dell’economia e tenuto conto degli obiettivi di stabilizzazione del rapporto tra spesa previdenziale e PIL”.
3.Inoltre il 25 ottobre è già previsto l’incontro con le organizzazioni confederali e quelle dei pensionati per istruire il tema del cumulo tra pensione e retribuzione.
4.Anche per la tutela pensionistica degli immigrati sarà istituito al più presto il tavolo con tutti i Ministeri coinvolti.
5.In materia di lavori usuranti vengono ripristinati i criteri definiti dal Protocollo del 23 luglio. E’ stato eliminato il vincolo che legava il diritto al trattamento pensionistico alla condizione che il lavoratore svolgesse lavoro usurante per l’intero ultimo anno precedente la decorrenza della pensione.
Si conferma l’eliminazione del tetto annuo dei 5000 lavoratori, già contenuto nel testo iniziale del DDL.
E’ stato confermato che, per raggiungere i requisiti richiesti sia nel periodo transitorio sia a regime, è possibile cumulare i diversi periodi di attività usuranti (lavoro notturno, lavoro a catena vincolato, ecc). E’ prevista una delega al Governo che, entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, dovrà emanare uno o più decreti legislativi per disciplinarne l’attuazione. Nel frattempo il Ministro del Lavoro si è impegnato a riconvocare da subito e formalmente l’apposita Commissione prevista dal Protocollo al fine di definire, entro la fine dell’anno in corso, i criteri per l’individuazione dei lavoratori aventi diritto al pensionamento anticipato e renderne esigibile il diritto fin dall’inizio dell’anno prossimo per non dover esercitare la delega.
6.In merito alle decorrenze delle pensioni di anzianità con 40 anni di contributi e alle decorrenze delle pensioni di vecchiaia, è stata eliminata la delega al Governo sulla materia, ripristinando quanto previsto nel protocollo.
Per coloro che maturano la pensione di anzianità con 40 anni di contribuzione sono state ripristinate le 4 finestre previste dalla legge Dini.
Anche per il pensionamento di vecchiaia (si fa riferimento all’età pensionabile prevista negli specifici ordinamenti) sono state introdotte 4 finestre.
Le suddette regole saranno verificate entro il 31 dicembre 2011 al fine di renderle stabili.
7.Sulla Razionalizzazione degli Enti previdenziali le modifiche introdotte al testo del disegno di legge ripristinano lo spirito ed i contenuti del protocollo.
Per quanto riguarda gli Enti previdenziali pubblici si fa riferimento alla “creazione di modelli organizzativi volti a realizzare sinergie e conseguire risparmi di spesa anche attraverso gestioni unitarie, uniche o in comune di attività strumentali”. A tale fine il Governo presenterà entro il 31 dicembre 2007 un piano industriale volto a razionalizzare il sistema degli Enti previdenziali ed assicurativi e a conseguire, nell’arco del decennio, risparmi finanziari per 3, 5 miliardi di Euro.
8.Per quanto riguarda i coefficienti di trasformazione, è stata modificata la composizione della Commissione, che dovrà essere costituita con decreto del Ministero del lavoro e dell’Economia e sarà composta da 10 esperti: 4 nominati dai ministeri e 6 indicati dalle organizzazioni dei lavoratori dipendenti ed autonomi e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
9.E’ stato ripristinato il riferimento al tasso di sostituzione al netto della fiscalità non inferiore al 60%.
E’ stato rafforzato il ruolo della Commissione che dovrà valutare il ripristino della flessibilità dell’età pensionabile nel sistema contributivo.
La verifica della sostenibilità e dell’equità del sistema pensionistico avverrà con cadenza decennale di concerto con le parti sociali.
10.Per quanto riguarda la previdenza dei lavoratori agricoli è stato ripristinato integralmente il testo concordato dalle associazioni di categoria.
11.E’ stata ripristinata l’abrogazione dell’articolo 14 del decreto legislativo 10 settembre 2003, numero 276, riguardante l’assunzione dei disabili.
12.Inoltre, per evitare ogni equivoco nella lettura dei testi, nella relazione di accompagno al disegno di legge verrà confermato che il premio di risultato diventa effettivamente pensionabile per effetto delle modalità con le quali lavoratori e imprese vengono sgravati dalla contribuzione e per la eliminazione della decontribuzione.
13.Infine, altra precisazione sarà fatta, sempre nella relazione di accompagnamento, circa la conferma che per le indennità di disoccupazione, come modificate dal protocollo, la contribuzione figurativa è riconosciuta in rapporto alla retribuzione che ha dato origine all’indennità medesima.
Cordiali saluti
Morena Piccinini CGIL
Pierpaolo Baretta CISL
Domenico Proietti UIL