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Martes, 23 de octubre de 2007
 
     
21·10·07 | Deportes

Calcio. Roma-Napoli: show per pochi

L´anticipo Roma-Napoli davanti ai soli abbonati

Un gol all’inizio del primo tempo, uno dopo pochi secondi della ripresa. Così, e non solo, il Napoli spaventa la Roma, evidentemente non in giornata di grazia. E’ un balletto di reti, di emozioni, da una parte e dall’altra. Doveva essere una gara spenta dalle paure degli incidenti (per questo si è giocata solo davanti agli abbonati giallorossi), invece è stata più che mai accesa dagli errori, troppi, e dal conseguente e continuo capovolgimento del risultato. Finisce 4-4, Reja e soci non hanno rubato nulla. La squadra di Spalletti ha una media gol subita in casa spaventosa: 2,5 a partita. Partono male i giallorossi, imbrigliati da una squadra accorta e abile nelle ripartenze. Difesa a 3 (all’occorrenza a 5), centrocampo folto e due contropiedisti là davanti: ecco la ricetta di Reja, che resta imbattuto contro Spalletti.

La Roma cerca, come sempre, il fraseggio ma viene affogata nel pressing azzurro. I giallorossi non sono quasi mai in partita, in campo sbagliano un po’ tutti. Si va dalla serataccia di Curci, alle imprecisioni di Pizarro e di Tonetto, all`inconsistenza delle fasce, vedi Giuly e Mancini: parecchi pericoli arrivano proprio da lì. Il Napoli contrappone la grinta di Blasi, i guizzi di Zalayeta e Lavezzi e l’energia di Hamsik, vero trascinatore. Reja non sbaglia nulla, insomma. Spalletti cerca di correre ai ripari, ma certi cambi arrivano tardi, vedi Panucci, che entra per Giuly solo a tempo scaduto. Il difetto, forse: la Roma sa solo attaccare, sa solo essere bella. La sostanza? «Ci manca un po`. Puntiamo su altre caratteristiche, vedremo alla fine se avrò ragione», coerente nel suo credo, Spalletti. La sagra del gol comincia già dopo 2’. Con Lavezzi, che riprende una respinta sbagliata di Pizarro e mette la palla sotto la traversa di un Curci neopapà parecchio affranto e a fine gara frastornato. «Potevo fare di più», dice. La Roma cerca di far valere almeno la sua superiorità tecnica. Ma il pareggio lo trova «solo» su rigore. Fallo di Cannavaro su Pizarro. Netto. Totti fa 7 gol in campionato.

Il Napoli si arrende? Macché. Non perde la testa, continua a non lasciare troppo campo alla Roma, che fatica a impostare gioco e a imporre la sua superiorità, stavolta solo teorica. Però, i giallorossi, sul finale di 1° tempo vanno in vantaggio. Sfruttano un contropiede impostato dalla trequarti: Totti trova allargata la difesa del Napoli, fa partire un tiro, mal respinto da Iezzo sui piedi di Perrotta, che mette dentro. A inizio ripresa bastano pochi secondi e la Roma ricommette gli stessi errori. Poco concentrata, molle. Passano pochi secondi: traversone dalla sinistra, Pizarro si fa anticipare da Zalayeta, la palla finisce sui piedi di Hamsik, così piccolo così gigante, che fa subito 2-2. Si ricomincia. Spalletti richiama in panchina Cicinho, buono quando deve attaccare e molto meno quando è chiamato a difendere, e inserisce Cassetti. La Roma sembra andare avanti per inerzia e per inerzia trova pure il 3-2. Casualità: il tiro dalla distanza di De Rossi non è certo imprendibile. Iezzo ci mette parecchio del suo e si fa passare la palla sotto le braccia. Una papera, insomma. Se finisce 4-4, evidentemente, i portieri sbagliano troppo. Una volta per uno. Ritocca a Curci pochi minuti dopo. Il portierino giallorosso si fa sorprendere da un tiro dalla distanza di Gargano. Lavezzi, che per tutta la partita si fa rincorrere un po’ da Ferrari e soprattutto da Mexes, rischia di riportare in vantaggio il Napoli. L’attaccante azzurro in area, a portiere battuto, prende in pieno la traversa. Ma non è finita. Il Napoli continua a giocare bene e la Roma male. Però sono di nuovo i giallorossi a trovare il vantaggio. Pizarro si rifà dalle indecisioni sul primo e sul secondo gol del Napoli, e va in rete su una punizione dal vertice dell’area. Tiro deviato da Garics, a dire il vero. Zalayeta chiude il conto con un colpo di testa a seguito di una punizione da destra. Dormita di Cassetti e Ferrari, presi sull’anticipo. «Troppi errori, non è stata la solita Roma. Devo capire, c’è stato qualcosa di strano. Siamo abituati a vedere un altro gioco», le parole di Rosella Sensi, ad della Roma, che può imporre alla squadra di tornare a fare i ritiri prepartita. Spalletti è arrabbiato? «Non lo sono, sono dispiaciuto. Abbiamo commesso troppi errori. Se vogliamo competere per lo scudetto queste partite le dobbiamo vincere. Io però ho fiducia nei miei ragazzi. Il ritiro? La società ce lo può imporre». Reja è soddisfatto: «Pareggio meritato, potevamo fare anche qualcosa di più. Abbiamo creato molto. Io difensivista? E’ una leggenda. Il Napoli sta giocando ad alti livelli, ho sempre giocato con almeno due punte».

di Alessandro Angeloni (lastampa.it)

 
Hamsik


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