Calcio. Collina, irregolari i gol della Juve nel derby e a Firenze
Il designatore: "Più facile il compito degli arbitri se avranno meno discrezionalità e se si crede in loro". Per l`ex arbitro Trezeguet contro il Toro era in fuorigioco, e ha disturbato Frey sul gol di Iaquinta
ROMA.-«Quando l’arbitro deve decidere in base all’interpretazione gli viene data una grossa discrezionalità: se questa venisse limitata il suo compito sarebbe più facile». Lo afferma Pierluigi Collina, designatore degli arbitri, ai microfoni di "Radio Anch’io Lo Sport". Proprio oggi è in programma a Roma un incontro dei vertici dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri) con gli allenatori di serie A e B per discutere i problemi legati alla corretta interpretazione delle regole.
L’obiettivo è anche quello di favorire una maggiore serenità in campo: «gli arbitri possono essere i più bravi in assoluto ma se non si crede in loro tutto è vanificato -dice Collina-. Si sta cercando di fare un lavoro importante e gli arbitri ce la stanno mettendo tutta, sapendo che si stanno scontrando con un occhio tecnologico come la tv in grado di vedere ogni cosa».
Collina spiega che «il regolamento del calcio ha delle regole molto sintetiche ma soprattutto sulle più importanti compare la terminologia "a giudizio dell’arbitro": è chiaro che quando deve decidere in base all’interpretazione gli viene data una grossa discrezionalità. Se questa venisse limitata il suo compito sarebbe più facile: basti pensare alla chiara occasione da gol o alla volontarietà del fallo di mano che è un processo alle intenzioni. Lo stesso fuorigioco non è semplice» e ultimamente è stato motivo di polemiche.
Collina ritorna su due episodi-chiave delle ultime giornate. Il gol di Trezeguet nel derby Juve-Torino «era da annullare perchè nella interprertazione data il colpo testa di Dellafiore è considerato come una giocata, lui va alla ricerca del pallone e guardandolo lo ha colpito per toglierlo a Del Piero. Ma il problema è che l’arbitro deve decidere in una frazione di secondo se il gesto tecnico è da considerare una giocata o una semplice deviazione, i limiti sono molto sottili e non tutto è ben definito in termini di chiarezza. Esistono migliaia di situazioni con diverse sfumature».
Collina torna anche sul gol di Iaquinta in Fiorentina-Juventus, e ribadisce che «il regolamento è molto chiaro: un giocatore interferisce con l’avversario se in maniera chiara ostruisce la sua visuale. In quel caso la presenza di Trezeguet era molto a ridosso di Frey e la rete andava annullata. Ho anche detto dopo che la persona che poteva togliere ogni dubbio circa una decisione che andava comunque presa sul campo era il portiere. Non è un invito ai giocatori per protestare sul campo, io ho detto "chiediamolo a Frey e lui ci dirà". L’arbitro non cambia idea per la protesta di un giocatore, altrimenti dovremmo dubitare di lui».
Fra gli aiuti tecnologici Collina promuove l’auricolare perchè «confrontarsi in effetto reale può essere utile» e in questo senso è stato «emblematico l’episodio della finale di coppa del Mondo».
Poi, sul problema della violenza: «E` spesso sottovalutato, ma è diffusissimo e va risolto. Recentemente ho assistito a una partita a livello giovanile e sono rimasto esterrefatto dal comportamento dei genitori». Inevitabili le misure restrittive prese dall’Osservatorio, anche se «una gara a porte chiuse è sicuramente più difficile anche per l’arbitro. Il clima è diverso, surreale e assolutamente negativo. È un peccato, il gioco del calcio è una festa quando invece diventa tutt’altro fa molta tristezza».
fonte: lastampa.it